mercoledì 27 agosto 2014

Recensione: I cento nomi, di Cecelia Ahern.

Come promesso, eccomi qui! E' un miracolo che io stia pubblicando due giorni di seguito, ma mi sento ispirata! La recensione che vi propongo oggi è di un libro che ho letto in due notti, per un totale di sei ore. La mattina, al risveglio, ero uno zombie ma per un libro che mi prende così tanto questo è altro!
Titolo: I cento nomi
Autore: Cecelia Ahern
Editore: BUR
Prezzo: 9,90 Euro
Pagine: 366
Anno: 2013
Trama: Kitty Logan, giornalista giovane e brillante, è appena stata travolta da uno scandalo - un suo servizio televisivo ha rovinato la vita a un innocente, la tv per cui lavora è stata condannata a pagare un grosso risarcimento e lei è stata licenziata in tronco - quando apprende che Constance Dubois, l'amica carissima che le ha insegnato il mestiere, è in fin di vita. Al suo capezzale, Kitty le chiede qual è la storia che avrebbe sempre voluto scrivere. In risposta, Constance fa in tempo solo ad affidarle una lista di cento nomi. Decisa a realizzare l'ultimo desiderio dell'amica e a scoprire quale legame ci sia tra quelle cento persone, Kitty comincia a cercarle, a incontrarle, a conoscerle. Solo alla fine, dopo aver ascoltato i loro racconti di gente comunque, scoprirà il segreto della storia di Constance. E il senso della propria vita.
Recensione: Dalle stelle alle stalle. Ecco cos'è successo a Katherine 'Kitty' Logan. Il giorno prima è una giornalista di un importante testata sulla politica e di alcuni servizi per un programma televisivo molto noto, quello seguente è costretta a epurare la facciata di casa da qualsiasi tipo di schifezza. Kitty ha fatto un unico e grave errore: ha condannato un innocente. Un insegnante, per la precisione. Lo ha accusato di aver avuto rapporti sessuali con una studentessa, di aver dato la vita ad un bambino non riconosciuto, tutto ciò dopo aver parlato con la pseudo vittima e una sua amica. Ingenua, un po' credulona, Kitty ha creduto alle due ragazze e l'ha fatto perchè troppo entusiasta della vita televisiva, perchè credeva di poter dimostrare a tutti di essere in gamba, di poter smascherare la feccia della società. Ah, Kitty. Abbandonata dal fidanzato dopo quattro mesi di convivenza, con un migliore amico che le rinfaccia un terribile egocentrismo, a Kitty rimane solo la sua mentore: Constance. Ma Constance muore e la lascia con un'ultima storia ancora da scrivere, consegnandole una lista di cento nomi. Allora inizia un viaggio: lavorativo, spirituale, alla fine anche fisico. Kitty, che aveva visto fuggire dal suo cuore la passione per il giornalismo, per storie fantastiche da raccontare, la ritrova grazie a sei persone: le uniche che è riuscita a contattare. E così conosce Mary Rose, Archie, Bridget detta Birdie, Jackhar, Eva e Ambrose. Sei persone comuni, ma con storie meravigliose da raccontare. Attraverso loro e i segreti che custodiscono, le paure che hanno, i doni che credono di aver ricevuto per far bene al prossimo, Kitty riscopre se stessa e tutto ciò in cui ha sempre creduto. 
Ho iniziato questo libro per distrarmi da tristi pensieri, quelli che ti vengono quando sei nel letto e il sonno non arriva. Avevo il Kobo a portata di mano e mi ci sono buttata a capofitto. All'inizio non capivo nulla: che senso avevano le storie di quelle sei persone? Cosa c'entravano con Kitty e i suoi problemi? Sono andata avanti velocemente per arrivare alla fine e scoprire tutto, perchè la curiosità mi stava logorando le viscere, e poche pagine prima della spiegazione, quando Kitty dice di aver capito ma non spiega nulla, mi si è accesa la lampadina. Quelle sei storie, c'entrano perchè sono storie, così come quelle sei persone sono importanti proprio per il loro essere persone. Non importa chi siamo, se ricchi o poveri, belli o infermi, vip o no: importa ciò che siamo. Siamo storie da raccontare, siamo sogni realizzati e desideri di volare mai messi in atto. Siamo. Quante volte abbiamo comprato riviste di gossip, quante volte le abbiamo spulciate per leggere storie di attori, cantanti o chicchessia. E non ci siamo mai resi conto che per conoscere una storia basta fermare un uomo o una donna in mezzo alla strada e chieder loro di raccontare. 
Valutazione: Paradiso terrestre. Quattro note.

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